I bosoni W e Z, il Super Calcolo italiano e la nascita dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Dal 1981 al 1991)
Fonte CERN
Il lavoro svolto nell’ambito di APE, conclusosi nel 1987, consentirà la realizzazione di tre unità per il calcolo parallelo in grado di effettuare un miliardo di operazioni ogni secondo (1 GFlop). Il progetto farà da apripista per lo sviluppo di calcolatori italiani sempre più performanti nel contesto delle successive iniziative APE100 (1994), APEmille (1999) e apeNEXT (2005).
A sinistra una “scheda madre” estratta dal computer
Fonte INFN
Nel 1987, anno in cui i ‘Simpson’ fanno il loro debutto negli Stati Uniti con il cortometraggio d’animazione ‘Good Night’, diventano operativi i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.
Fonte INFN
Istituiti nel 1986, i Laboratori nascono da un’idea di Antonino Zichichi, che nel 1979 propone di sfruttare i lavori per la realizzazione del traforo autostradale del Gran Sasso, che collegherà l’Aquila a Teramo, per scavare di fianco a esso, sotto il massiccio del Gran Sasso, tre grandi sale (sala “A”, sala “B”, sala “C”) in grado di ospitare, grazie alla schermatura garantita dai 1400 metri di roccia sovrastante, esperimenti e attività di ricerca finalizzate allo studio dei neutrini solari e dei neutrini generati dai più violenti fenomeni cosmici. Iniziati nel 1982, gli scavi si concluderanno nel 1987.
I laboratori, che potranno contare anche su un’infrastruttura di servizio esterna ubicata ad Assergi, sul versante aquilano del Gran Sasso, saranno inaugurati nel 1993, diventando la più grande area di ricerca sotterranea del mondo, e negli anni successivi contribuiranno in maniera significativa alla fisica dei neutrini e dei processi responsabili della loro produzione.
Fonte CERN
a cura di Ufficio Comunicazione INFN
testi a cura di Matteo Massicci
Comunicazione visiva F. Cuicchio UffCom INFN, produzione Multimedia Service
ITC Services, Servizi Nazionali INFN
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