AMS, Bosone di Higgs, oscillazione dei neutrini, astronomia gravitazionale e multimessaggera (Dal 2011 al 2021)
Il 2011 è l’anno del lancio del più grande rivelatore spaziale di antimateria, l’Alpha Magnetic Spectometer (AMS-02), che, a bordo dello Shuttle Endeavour, raggiunge la Stazione Spaziale Internazionale il 19 maggio.
Roberto Battiston su AMS-02
Crediti INFN
Il 4 luglio 2012 giunge al termine la lunga ricerca dell’ultima particella del Modello Standard ancora mancante all’appello. Nel corso di una conferenza organizzata al CERN, i responsabili degli esperimenti ATLAS e CMS, Fabiola Gianotti e Joseph Incandela, annunciano infatti la scoperta del Bosone di Higgs, particella che svolge un ruolo fondamentale, conferendo massa alle altre particelle. Ad assistere alla presentazione, anche il fisico britannico Peter Higgs, il primo ad aver ipotizzato, insieme a Robert Brout e Francois Englert, l’esistenza del bosone e del campo a esso associato nel 1964, e che per questa ragione riceverà nel 2013 il premio Nobel per la fisica con Englert.
Annuncio della scoperta del Bosone di Higgs al CERN
Crediti CERN
Crediti TIFPA
crediti INFN
L’idea di un centro internazionale di ricerca dedicato alla formazione accademica superiore ospitato sul territorio all’Aquila nasce nell’ambito delle iniziative messe in campo per il rilancio socio-economico del territorio dopo il disastroso terremoto che colpirà la città nel 2009. Nel 2016, l’Istituto, che era inizialmente nato in seno all’INFN per dotarlo di solide basi scientifiche e amministrative, e che aveva ricevuto supporto dall’Università degli Studi dell’Aquila, dall’IMT di Lucca, dalla SISSA di Trieste e dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, sarà stabilizzato dal MIUR e acquisirà la propria autonomia.
Evento inaugurale GSSI
Crediti GSSI
OPERA
Crediti INFN
Realizzato tra il 2003 e il 2008, OPERA, ospitato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, si avvarrà di 150.000 “mattoncini” composti di lastre di piombo alternate e emulsioni nucleari per fotografare e studiare le particelle generate a seguito delle interazioni tra il fascio di neutrini mu, prodotti a Ginevra grazie all’acceleratore SPS, e la massa dell’apparato, e che raggiungeranno, fino al 2012, il Gran Sasso dopo aver per percorso 730 km nel sottosuolo. Approvato nel dicembre del 1999 su iniziativa di Luciano Maiani, all’epoca direttore generale del CERN, il progetto CERN Neutrinos to Gran Sasso (CNGS) potrà essere realizzato sfruttando un’intuizione di Antonino Zichichi, il quale aveva proposto e ottenuto di orientare le sale dei laboratori INFN in direzione di Ginevra in previsione di una simile possibilità.
L’11 febbraio le collaborazioni LIGO e Virgo, rendono infatti nota la prima osservazione di un’onda gravitazionale, perturbazione dello spaziotempo, prodotta dalla fusione di due buchi neri. Il risultato, relativo a un evento osservato nel settembre 2015 dai due interferometri statunitensi LIGO, mentre erano ancora in fase di commissioning dopo il potenziamento tecnologico previsto dalla configurazione Advanced LIGO, consentirà di confermare l’ennesima previsione della teoria della Relatività Generale di Albert Einstein. La scoperta vede un importante contributo dell’INFN, con Adalberto Giazotto fondatore assieme al francese Alain Brillet del progetto Virgo, e con i suoi ricercatori, impegnati in ruoli chiave nelle attività di analisi e interpretazione dei dati forniti dai due osservatori statunitensi. Da non dimenticare inoltre le determinanti soluzioni meccaniche per l’attenuazione del rumore sismico sviluppate a partire dalla fine degli anni ’80 su iniziativa proprio di Adalberto Giazzotto e l’intuizione di “andare a cercare” le onde gravitazionali alle basse frequenze, strategia che sarà poi adottata con successo dagli interferometri LIGO e Virgo. Giazzotto sarà anche promotore nel 2007 della sottoscrizione degli accordi di collaborazione tra gli osservatori gravitazionali europeo (EGO) e statunitense.
David Reitze, Direttore Esecutivo di LIGO, annuncia la scoperta della prima onda gravitazionale
Crediti National Science Fundation
Nel 2017, a poco più di un mese dal temine della missione congiunta NASA, ESA, ASI Cassini-Huygens, con lo spettacolare tuffo della sonda Cassini nell’atmosfera di Saturno, Virgo e l’INFN possono festeggiare un altro fondamentale traguardo del neonato settore dedicato allo studio delle onde gravitazionali. Il 16 ottobre la collaborazione LIGO-Virgo rende infatti nota la prima rivelazione, da parte dei due interferometri statunitense e dell’osservatorio europeo di Cascina, di un segnale originato a seguito della fusione di due stelle di neutroni.
A rendere ancora più significativa la scoperta, la quasi contemporanea osservazione di radiazione elettromagnetica ad opera di vari telescopi a terra e nello spazio. Il risultato segnerà la nascita dell’astronomia multimessaggera, termine coniato per descrivere l’avvento di una nuova modalità di studio dell’universo, attraverso i diversi messaggeri cosmici, come segnali di natura gravitazionale, elettromagnetica e particellare.
Nel luglio del 2019,
Teorizzato per la prima volta nel 1938 da Hans Bethe e Carl Friedrich von Weizsäcker, il ciclo CNO contribuisce solo all’1% dei processi nucleari del Sole, ma è ritenuto preponderante nelle stelle più massicce. Il risultato rappresenta un altro importante traguardo nel settore dedicato alla fisica dei neutrini, segnando uno dei più significativi successi, solo in ordine di tempo, dell’INFN, alla guida della collaborazione internazionale Borexino. Progettato e sviluppato a partire dal 1990, con un ruolo rilevante svolto da Giampaolo Bellini e Frank Calaprice, la realizzazione di Borexino, composto da una sfera di acciaio inossidabile contenente scintillatore liquido circondata da fotomoltiplicatori e schermata da un gigantesco serbatoio d’acqua, inizierà la propria attività scientifica nel 2007, sfruttando tecniche innovative per l’abbattimento della radiazione naturale dei materiali impiegati.
a cura di Ufficio Comunicazione INFN
testi a cura di Matteo Massicci
Comunicazione visiva F. Cuicchio UffCom INFN, produzione Multimedia Service
ITC Services, Servizi Nazionali INFN
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